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    Dal narcisismo all’amore

    2 anni ago · · 0 comments

    Dal narcisismo all’amore

    Un articolo per chi ha voglia di fermarsi a pensare a dove è arrivato e a dove vuole andare, o piuttosto a chi vuole amare.  

    La nostra società “narcisistica” ci porta ad un doveroso interrogativo: 

    sapremo spogliarci del nostro grandioso IO, per stare in relazione?

    Dal Narcisismo all’amore: narcisismo sano e patologico

    Vittorio Lingiardi, psichiatra e psicoanalista fotografa la realtà in modo folgorante: siamo “funamboli dell’autostima” sostiene, “camminiamo su una corda tesa tra un sano amor proprio e la sua patologica celebrazione”. 

    Il narcisismo sano condensa il senso del valore personale, diviene patologico sia in coloro che si mostrano grandiosi e onnipotenti, sia in chi si dichiara fragile e suscettibile alle critiche. Comune ad entrambi è un’autocelebrazione personale riparativa della propria insicurezza, che passa anche dai social media, dove il sè appare esaltato a dismisura rispetto al reale. 

    D’altronde, in questo tempo complesso, occorre generare una trasformazione continua di sé, una sorta di upgrade ininterrotto che permetta di stare al passo del cambiamento sociale. 

    Questa continua riedizione di sé, può rendere faticoso il decentramento individuale verso l’apertura alle relazioni. 

    Il rischio maggiore? Sottomettere i desideri individuali per l’ennesimo sprint che la vita ci chiede. 

    E nell’area privata chi siamo?

    Dal narcisismo all’amore:  un amore liquido però

    Zygmunt Bauman in “Amore Liquido” ci spiega come la stessa instabilità che caratterizza la nostra società contemporanea, affligga anche le relazioni: la definizione dell’amore come vincolo “finché morte non ci separi” appare oggi decisamente fuori moda. 

    Questo, irrimediabilmente, abbassa il livello di difficoltà delle prove che un’esperienza affettiva deve superare per fregiarsi del titolo di “amore”. 

    A standard abbassati, la parola amore perde le sue connotazioni, diventa affetto di facile consumo con data di scadenza a breve . 

    Cuori rossi popolano WhathsApp, in segno di amori sdoganati e di rapida consumazione.  

    Il Giano Bifronte si divide tra narcisismo e amore. 

    Se il narcisismo autocelebra se stessi, la relazione con l’altro fa da termine di paragone alla propria identità, ne definisce i limiti, le differenze permettendo di confrontarsi ed evolvere. 

    https://valentinacalanca.it/tag/narcisismo/

    Se la relazione è con identità in continua evoluzione occorre un dinamismo relazionale per non perdere la relazione.  

    E un dinamismo relazionale rischia di trasformarsi in rovinose cadute emotive. 

    Nei casi di un narcisismo sano, la persona che si appresta ad amare ha consapevolezza e convinzione del proprio valore, sa regolare la propria autostima, senza eccedere negli estremi di onnipotenza e impotenza, reintegra successi e sconfitte in un’idea stabile di sé. 

    Questi presupposti aiutano una relazione a trasformarsi in amore, poiché nell’incontro tra i partner viene mantenuta l’alterità. 

    Amo l’altro per quello che è, e non uso l’altro per un’autopromozione personale. 

    Come ci spiega Bauman un buon legame sentimentale prevede che non si cerchi di consumare l’altro, spogliandolo della sua diversità, delegittimandolo. 

    Amare l’altro piuttosto implica prendersi cura dell’altra persona possedendone le differenze e integrandole alle proprie: “Anche se siamo diversi, non mi sento minacciato da te”. È dalla diversità che nasce un punto di incontro arricchente per entrambi. 

    Il narcisista patologico invece soffre nel non sentirsi rispecchiato dall’altro, dal sentire che l’altro vive di aspetti differenti e a volte inconciliabili. 

    Tante relazioni si consumano pertanto alla luce di un amore debole, nato più dal bisogno che dalla scelta consapevole del partner. 

    L’accettazione dell’altro, nella sua completezza, presuppone il passaggio più adulto nella costruzione di una vicinanza reale. 

    Se non riusciamo ad amare però possiamo sempre accontentarci di desiderare, ci dice Massimo Recalcati. Chi desidera vuole cambiare l’altro, lo vuole possedere, fino ad annichilirlo, per una momentanea sensazione di pienezza durevole fino al prossimo oggetto di desiderio. 

    Oggi si rischia di trasformare un sentimento prezioso come l’amore, in un bene di rapido consumo, con un semplice click. 

    Siamo pronti perciò ad accantonare un pò di narcisismo per la scoperta di un vero amore?! 

     

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    Valentina Calanca

    Valentina Calanca

    Psicologa Psicoterapeuta Valentina Calanca, opera a Carpi ( MO )

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